Post

Premiata Forneria Marconi

  Gli anni settanta furono anche e soprattutto quelli della musica progressive italiana. Fino ai giorni del progressive la musica rock aveva intaccato pochissimo la superficie della cultura musicale italiana.   Se il rock & roll aveva goduto di qualche popolarità era stato soprattutto per mezzo della traduzione di artisti leggeri come Adriano Celentano e anche se negli anni sessanta i nomi di Beatles e Rolling Stones erano noti, i dischi originali inglesi ed americani nel nostro paese erano pressoché introvabili; tutto il Beat arrivava riflesso nei 45 giri dei gruppi “Bit” nostrani, che banalizzavano le melodie più orecchiabili in chiave leggera. La rivoluzione della musica Rock (che allora chiamavamo però Pop , probabilmente da Pop Art) arrivò per la prima volta di prima mano ad opera dei gruppi progressivi: King Crimson, Genesis, Van Der Graaf Generator, EL&P, Pink Floyd, così come conobbero un notevole successo il jazz rock di Weather Report e la musica elettronica tedesc

il Rock italiano

Immagine
  L’Italia è per costituzione un paese poco rock. Con un passato impegnativo di musica lirica e melodramma, nel XX secolo culturalmente la nostra nazione è andata ripiegandosi su sé stessa attorno alla musica melodica e leggera. Gli ingredienti forti provenienti dalla cultura americana rimasero per l’appunto sempre solo ingredienti, niente più di sfumature con cui insaporire il pop nostrano.   Vale per lo swing, che colorò di un tocco esotico i dischi di Renato Carosone e di Fred Buscaglione, vale per il rock’n’roll onomatopeico di Adriano Celentano di Il tuo bacio è come un Rock , che imitava il furore di Little Richard e le movenze di Elvis the pelvis.  Non a caso lo stesso Adriano ci mise poco a chiamarsi fuori dagli sviluppi del rock:  «Caro Beat mi piaci tanto, sei forte perché oltre alla musica hai portato dei bellissimi colori in questo mondo pieno di nebbia. Però, se i ragazzi che non si lavano, quelli che scappano di casa, e altri che si drogano e dimenticano Dio fanno part